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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Friday, April 22, 2011

Ñawis

L'Associazione  Liberi Viandanti propone un'interessante sintesi dell'arte spirituale andina, a cura di Gianmichele Ferrero et al. alla pagina
http://www.liberiviandanti.it/liberiviandanti/?page_id=12
"Il nostro corpo energetico possiede una serie di centri di percezione. Nella Tradizione andina sono chiamati Ñawis, che letteralmente significa “occhio”. Le potenzialità latenti relative agli Ñawis vengono attivate con precisi riti.
Ogni centro si connette con una qualità particolare di energia del cosmo.
Il Pujyu non è  considerato un occhio vero e proprio, ma piuttosto una fonte. Si trova nel luogo dov’è la fontanella dei neonati e riceve il Kausay sotto forma di luce bianca
Il Siki ñawi, è situato sull’osso sacro, alla base della colonna vertebrale, ed è collegato con Unu, l’energia dell’acqua di colore verde.
Il Qosqo ñawi, nella regione ombelicale, è collegato a Allpa, l’energia della terra, che ha un colore rosso.
Il Sonqo ñawi, si trova sul petto all’altezza del cuore, ed è collegato ad Inti, il sole con una luce dorata.
Il Kunka ñawi, è nella zona della gola ed è collegato all’energia argentata di Wayra, il vento.
I due occhi fisici, anch’essi considerati centri, sono collegati il destro al potere della visione mistica e il sinistro al potere della visione magica.
Leggermente in alto fra le sopracciglia, è il Qanchis ñawi, che riceve normalmente un’energia viola proveniente dall’Hanaq Pacha, che da accesso al mondo della visione superiore ."